IN EVIDENZA IN QUESTO NUMERO

Editoriale

di don Vincenzo Vitale
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Dibattito:

Sinodo nazionale e Sinodo della Chiesa universale. PARTITA DOPPIA ALL’ITALIANA

Dopo le reiterate richieste del Papa, i vescovi italiani hanno avviato un Cammino sinodale che però, a questo punto, si interseca e rischia si sovrapporsi al Sinodo universale. Il doppio percorso, tuttavia, è un’occasione da non sprecare: si tratta di affrontare gli inequivocabili segni di crisi e consolidare il volto conciliare della Chiesa. Ne parliamo in un dibattito con cinque protagonisti e osservatori della vita ecclesiale italiana: monsignor Claudio Cipolla, Cristina Simonelli, Fulvio De Giorgi, Franco Garelli ed Emanuela Gitto.

Reportage: Veneto.

IL PROSECCO DELLA DISCORDIA

In Veneto la produzione del nuovo “oro giallo” è un affare da 700 milioni di bottiglie l’anno, per 2 miliardi di introiti. Ma la perdita di biodiversità causata dalla monocultura e l’uso massiccio di pesticidi stanno provocando le proteste degli abitanti, compresi alcuni preti. Nel mentre, la diocesi di Vittorio Veneto tenta una mediazione…

Reportage: Genova.

DIVISI DA UN PONTE

Nel quartiere Certosa di Genova il crollo del viadotto Morandi e le politiche di rimborsi per gli sfollati hanno frammentato il tessuto sociale. L’associazionismo e le parrocchie provano a ricucire e a sostenere chi ha subito le conseguenze più gravi

Nuova rubrica.

BEATI GLI INDOCILI, STORIE DI SANTITÀ INATTUALE

Parte in questo numero la nuova serie “Beati gli indocili” nella quale la scrittrice Melissa Magnani racconta «storie di santità inattuale». Si parte con il mistico ortodosso russo san Serafino di Sarov, «colui che brucia per arrivare a Dio».

La memoria: 17 febbraio 1992 – Arresto di Mario Chiesa.

QUELLA NUOVA REPUBBLICA DALLE MANI PULITE

Le inchieste di Tangentopoli travolgono il sistema politico egemone nell’Italia repubblicana. Le voci più sagge della Chiesa avvertono le coscienze che il desiderio di pulizia passa solo attraverso l’assunzione di responsabilità per la cosa pubblica. Ma sono voci nel deserto, perché la Cei di Ruini punta su Berlusconi ed è subito Seconda repubblica…

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