di don Vincenzo Vitale
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Speciale Carlo Maria Martini
Il 31 agosto ricorrono i 10 anni dalla morte del cardinale gesuita. In questo speciale ne ricordiamo lo stile ecclesiale e il magistero andati ben oltre i confini della diocesi di Milano. E l’eredità per oggi del suo pensiero
Inchiesta: Giovani e vita comune.
Fioriscono in Italia le comunità che permettono ai giovani di scommettere sulle relazioni, lasciarsi provocare dal servizio ai poveri e impegnarsi nel discernimento vocazionale. Realtà piccole ma in crescita perché, superati i “grandi eventi” di pastorale giovanile, intercettano la voglia di cammini nel segno della quotidianità.
Beati gli indocili/8: Marana e Cira.
Figlie gemelle di una ricca famiglia, abbandonano tutto per vivere da eremite, chiuse in una casupola senza tetto a Berea, in Siria. Ne escono solo due volte, per andare a Gerusalemme e a Seleucia d’Isauria, sulla tomba di santa Tecla. Per poi tornare a chiudersi nel loro eremo. Fino al giorno della loro morte.
Anticipazioni
Il prossimo 4 settembre Albino Luciani sarà proclamato beato. Sulla sua figura è in uscita il volume di Antonio Preziosi intitolato Il sorriso del Papa. La vita di Albino Luciani e i trentatré giorni di Giovanni Paolo I (San Paolo). Anticipiamo in queste pagine il capitolo dedicato alla sua elezione.
L’incontro: Claire Gibault.
Se l’ambizione la spingeva al piglio autoritario, la conversione ha trasformato il suo modo di dirigere l’orchestra: «La fede ortodossa mi ha insegnato che sono altre le strade per raggiungere l’assoluto. Se ci si ascolta è più facile trovare uno stile comune e condividere i propri talenti»
La memoria: 15 agosto 1832 – Esce Mirari vos.
Mentre in Europa ferve la rivoluzione industriale e si prepara l’epoca liberale, con l’enciclica Mirari vos, papa Gregorio XVI condanna la libertà di pensiero e di stampa e la separazione tra trono e altare. Ma i veri obiettivi sono il pensiero conciliatorista di Lamennais e l’affermazione che la Chiesa abbia bisogno di rigenerarsi nella storia.
Lampada per i miei passi
Nella Bibbia, gli sono spesso simbolo dell’intero creato che, nella sua stupefacente bellezza, narra la gloria di Dio. Ma anche metafora della luce spirituale nella notte, che ci guida verso l’aurora della risurrezione.